Dal mondo della grafica mi sono imbattuta nella fotografia, in particolare analogica, nel 2020 durante i miei studi in Inghilterra. Da subito mi ha spinto una certa libertà, lontana dalle rigide regole del graphic design. Ispirandomi ai lavori di Vivian Maier ho intrapreso una ricerca del mondo che mi circondava, immersa in una nuova cultura e paesaggi a me estranei.
Con il tempo la fotografia è diventata mezzo di sperimentazione. Durante il mio master di fotografia artistica mi sono spinta oltre, in un primo momento affidandomi alla macchina per studiare la causalità del movimento. Più in là ho abbandonato del tutto l’uso della macchina e mi sono dedicata alla realizzazione di fotogrammi in camera oscura, e infine all’esterno spingendo carta e chimica all’estremo.
Con il mio rientro in Italia ho ripreso in mano la macchina fotografica alla ricerca della mia prossima avventura, cercando ancora una volta di stravolgere il mio modus operandi senza legare le mie fotografie a un significato profondo e potermi godere le immagini così come sono.
