Circolo fotografico Camera Chiara

Simona Angeretti

Fondamentalmente curiosa utilizzo il linguaggio fotografico per esplorare il mio mondo interiore e ricercare la meraviglia nei piccoli particolari.

Alla deriva mi lascio trasportare da sensazioni e stupore.

Attingo dai sogni per poter esprimere ciò che è inconscio.

(Le fotografie qui esposte sono e rimangono di proprietà degli autori)

A volte l’alfabeto inizia dalla Zeta

(Jovanotti)

“Non mi toccare
non farmi tornare da te
non mi guardare
non farmi pensare più a te”

(Fandango di Malika Ayane)

Quante volte ci arrocchiamo sulle nostre posizioni, quante volte incomprensioni non permettono di comunicare le nostre reali intenzioni, quante volte abbiamo fatto il primo passo e quante abbiamo aspettato che l’altro lo facesse?

Pensieri, sensazioni, flussi di coscienza affollano la mia mente…
Ma sento che, a volte, le immagini riescono a esprimere meglio delle parole certe esperienze vissute. Tutto allora si inserisce in un quadro più ampio, che può rispecchiare il vissuto di ciascuno di noi…

Le foto sono state scattate
durante lo spettacolo teatrale
PAM parole a matita
di Luna e Gnac